Ricordare Joyce Lussu a 19 anni dalla sua scomparsa.

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Il 4 Novembre di 19 anni fa, ci lasciava un personaggio straordinario.
Antifascista, partigiana, scrittrice, traduttrice, storica, cittadina del mondo.

CHI HA DETTO CHE LA VITA E’ BREVE?

“Non è vero niente

La vita è lunga quanto le nostre azioni

generose

quanto i nostri pensieri

intelligenti

quanto i nostri sentimenti

disinteressatamente umani.

La vita

è infinita.

Chi ha detto che la gioventù non dura?

Certo, ci sono anche i vecchi.

Ci sono i nazionalventenni

i mercenari e i razzisti

ci sono gli opportunisti di tutte le età

e i pensionati cronici

che pensan solo alla carriera

ci sono le rughe devastanti

dell’avidità di soldi e di potere.

Ma l’esperienza che non ha corroso

lo slancio

l’ironico disincanto

che non fa amare meno gli uomini

la saggezza

che combatte in prima linea

con gli occhi aperti sul futuro

sono l’alloro e l’elce

verdi

estate e inverno”

Joyce Lussu

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28 Ottobre 1922: la marcia su Roma

Il 28 Ottobre di 95 anni fa, i fascisti marciarono su Roma con l’intento di istituzionalizzare la loro ideologia di paura e di morte. Oggi, qualcuno cerca di riportare in auge quei momenti nefasti della nostra storia. Joyce avrebbe detto, a gran voce, NO.

 

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“Le elezioni del ’21 furono molto movimentate e noi bambini andavamo a scuola con un pezzo di carbonella in tasca con cui scrivevamo sui muri: abbasso il fascio, abbasso Mussolini, w la Repubblica e altre cose consimili. Un giorno che pubblicavo così le mie opinioni politiche su un muro vicino a casa, vidi un giovanottone con la camicia nera, ben vestito e coi capelli impomatati, in piedi accanto a me. “Di’ viva il fascio e viva Mussolini” mi disse sorridendo. Siccome tacevo, mi dette due manrovesci “Di’ viva il fascio e viva Mussolini!” ripetè. Ma io sarei morta piuttosto che perdere la stima dei miei genitori. “Morte al fascio!”, singhiozzai tra le lacrime. mi arrivarono altri due ceffoni che quasi mi svitarono la testa.”

Joyce Lussu, “Portrait”.

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Joyce Lussu: un ponte verso l’altro

Sabato 4 Novembre 2017.
Casa delle Culture, Ancona, Ex Mattatoio Vallemiano.

JOYCE LUSSU: UN PONTE VERSO L’ALTRO.

L’evento proposto ha come obiettivo quello di presentare la scrittrice marchigiana Joyce Lussu nella sua veste di “traghettatrice di Culture”, colei che ha saputo dare voce in Italia ai vari movimenti anticolonialisti del mondo, facendo proprie le disgrazie, ma anche le speranze, di tutti quei popoli schiacciati dalla cosiddetta “legge del più forte”. Verranno lette poesie e testi tratti dalle opere poetiche e saggistiche di Joyce Lussu, per poi passare alle sue particolari traduzioni degli scritti di Nazim Hikmet, Agostinho Neto, Ho Chi Minh e dei poeti, Albanesi, Africani, Eschimesi, fino ad arrivare ai giorni d’oggi con l’ interessante situazione del Rojava e di tutti i poeti-combattenti.

Saluti di Stefania Zepponi
Portavoce Casa delle Culture

Prof. Valerio Cuccaroni
Moderatore e Presidente dell’Associazione Nie Wiem

Intervengono:
Prof.ssa Gilda Traini
Membro del direttvo del Centro Studi Joyce Lussu

Dott.ssa Giorgia Gabbolini
Studiosa di Joyce Lussu
“Ecco che la poesia diventa l’arma più forte e rivoluzionaria, l’unico e vero strumento di libertà: un vero poeta non canta la rivoluzione: fa la rivoluzione cantando!”

 

Joyce Lussu- un ponte verso l’altro. (4)

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12° Premio “Renato Benedetto Fabrizi” conferito al “Centro Studi Joyce Lussu”

Il 25 Settembre 2016 il Comitato ANPI della sezione di Osimo (AN) ha conferito al “Centro Studi Joyce Lussu” il 12° Premio “Renato Benedetto Fabrizi”: “per aver compiuto uno straordinario lavoro di divulgazione e sensibilizzazione verso le tematiche femminili nel ricordo delle opere di una grande donna partigiana” che nell’arco di tutta la sua vita si è impegnata in difesa dei più deboli, dell’ambiente e della pace.

Motivazione del 12° Premio Renato Benedetto Fabrizi conferito al Centro Studi Joyce Lussu
Motivazione del 12° Premio Renato Benedetto Fabrizi conferito al Centro Studi Joyce Lussu
Membri del Direttivo del Centro Studi Joyce Lussu
Membri del Direttivo del Centro Studi Joyce Lussu
Targa 12° Premio Renato Benedetto Fabrizi
Targa 12° Premio Renato Benedetto Fabrizi

 

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Premiazione documentario “Il lungo viaggio di Joyce Lussu”

Fonte: La Nuova Riviera

SAN BENEDETTO DEL TRONTO • Dopo l’inaugurazione alla XXI Triennale di Milano e la sinergia con Cinemadamare che ha visto arrivare nella nostra città cento giovani filmakers provenienti da diverse parti del mondo per realizzare corti sul Piceno, entra nel vivo la 23^edizione della Rassegna del Documentario Premio ‘Libero Bizzarri’. La manifestazione quest’anno ha come filo conduttore il tema “Medi(con)terraneo: riflessioni di culture in movimento’, dove il Mediterraneo è inteso come luogo di approdi e partenze, nonché punto di connessione fra rappresentanti di culture diverse che possono interagire anche all’interno di una “città-porto” come San Benedetto del Tronto.

Il programma della settimana dal 9 al 16 luglio si svilupperà all’interno della Palazzina Azzurra dove, ad aprire ogni serata del Festival, sarà “Stile Libero. Omaggio a Libero Bizzarri”, retrospettiva dedicata al regista italiano a trent’anni dalla sua scomparsa, seguita dalla proiezione dei documentari inerenti il concorso ItaliaCortoDoc. Gli eventi di sabato 9 luglio inizieranno alle ore 21 con ‘Flamenco: il ritmo del Mediterraneo’, sequenze tratte dai film Flamenco (1995) e Flamenco (2010) di Carlos Saura, ed un videomessaggio del regista Giuliano Montaldo, guest director del Premio Bizzarri 2016 e presidente di giuria delle sezioni Italia Doc e ItaliaCortoDoc. Seguiranno le proiezioni con relative premiazioni dei Corti dal Piceno, girati dai filmakers di Cinemadamare nel nostro territorio. La serata sarà condotta da Franco Rina, giornalista di La7 e direttore di Cinemadamare.

“Abbiamo stretto accordi con scuole di cinema internazionale che hanno alimentato la nostra banca di vernissage e tirocini. Siamo riusciti ad ottenere un corso Master di due anni all’interno della facoltà sperimentale di cinematografia di queste scuole, i cui posti studio saranno attribuiti ai migliori trentasette filmakers che verranno scelti nella selezione finale.”,informa Franco Rina.

Ci saranno due incontri denominati “AperitivoInDoc”: domenica 10 luglio alle 19:00, a cura di Andrea Fioravanti, con protagonista lo scrittore e regista Italo Moscati che presenterà il suo libro “Fellini&Fellini. L’inquilino di Cinecittà”; venerdì 15 luglio alle 19:00, “Inventario delle cose certe”, incontro con la poesia di Joyce Lussu a cura di Alfredo Luzi (Università di Macerata) con letture di Flavia Mandrelli. Grande attesa anche per la premiazione dei documentari ItaliaDoc: venerdì 15 luglio verrà premiato nella sezione ItaliaDoc Poesia “La mia casa e i miei coinquilini. Il lungo viaggio di Joyce Lussu” di Marcella Piccinini; sabato 16 luglio riceverà il Premio ItaliaDoc Arte “Andrea Pazienza. Fino all’estremo” di Paolo Caredda nel 60° dalla nascita del geniale artista Andrea Pazienza; mercoledì 27 luglio sarà la volta del Premio ItaliaDoc Medi(con)terraneo attribuito a ‘Fuocoammare’ diretto da Gianfranco Rosi nel 2016 e premiato nello stesso anno con l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino. La proiezione del film, prevista al Circolo Nautico, è realizzata in collaborazione con il GUS-Gruppo Umana Solidarietà.

Numerosi gli eventi che caratterizzano la 23^edizione del Premio Bizzarri, tra cui la serata omaggio a Giuliano Montaldo (domenica 10 luglio) condotta da Italo Moscati, con la proiezione del film “Sacco e Vanzetti”(1971) , vicenda realmente accaduta ai due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, interpretati da Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla, emigrati negli Stati Uniti nei primi del Novecento e condannati ingiustamente. Lunedì 11 luglio è previsto l’interessante incontro “La graine et le mulet – Scambi tra mare e terra” con Antonio Attorre, presidente onorario di Slow Food Marche. In programma anche sequenze tratte da Italianamerica di Martin Scorsese, Mediterraneo di Gabriele Salvatores, Contadini del mare di Vittorio De Seta, La vita agra di Carlo Lizzani. Nella serata di martedì 12 luglio il Premio Bizzarri si “sposta” al Circolo Nautico dove avrà luogo l’incontro con il filosofo, politico e accademico italiano Massimo Cacciari, nell’ambito della settima edizione del Festival “Piceno d’Autore” organizzato dall’Associazione “I luoghi della scrittura” presieduta da Mimmo Minuto. La sinergia instaurata dal “Bizzarri” con Piceno d’Autore prosegue anche nella settimana dal 18 al 24 luglio, durante la quale la Fondazione Bizzarri proietterà i documentari “Visioni Medi(con)terranee” all’interno del Festival Piceno d’Autore quest’anno dedicato al tema “L’uomo, il sacro, il divino”.

Mercoledì 13 luglio è previsto un incontro con il regista Silvano Agosti e la proiezione de “Il fascino dell’impossibile”, documentario girato all’interno dell’Oasi, struttura ospedaliera specializzata nella ricerca sul ritardo mentale e centro di ospitalità e terapia riservato ai disabili. Spazio a “Il Mediterraneo e la Macroregione Adriatico-Ionica”, giovedì 14 luglio, riflessioni sul ruolo fondamentale e strategico della Macroregione Adriatico Ionica per la realizzazione di progetti culturali grazie all’attivazione dei Fondi Europei 2014-2020 disponibili. La serata di sabato 16 luglio è dedicata alle premiazioni dei documentari in concorso, ed include anche l’omaggio all’artista torinese Ugo Nespolo, autore dell’immagine della 23^edizione della Rassegna e del cortometraggio ‘Shades on the couch’; la presentazione del libro ‘Il giorno dopo’ di Andrea Iacomini, portavoce Nazionale Unicef Italia, realizzata in collaborazione con il Comitato Unicef Ascoli Piceno.

La sessione estiva del ‘Bizzarri’ si concluderà, il 15 agosto in Piazza Nardone, con la proiezione in anteprima del documentario ‘La Porta Santa della Misericordia di Paolo Annibali’, realizzato con la regia di Enrico Melonari e la Produzione della Fondazione Bizzarri. Il Festival tornerà nel periodo autunnale, il 27 e 28 ottobre al Teatro Concordia, con la premiazione dei concorsi PiowebClipContest, DocCinemAutismo, MediaEducazione.

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Le vie delle donne

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Le vie e le piazze che ogni giorno nominiamo, leggiamo e attraverso cui passiamo o dove viviamo e lavoriamo sono intitolate a figure che si sono distinte per merito, lasciando un indelebile segno nella storia, anche solo della propria zona, oppure che hanno contribuito in qualche modo alla crescita e al prestigio del luogo che gli ha attribuito onore. Nella stragrande maggioranza dei casi la toponomastica italiana, e dunque anche quella marchigiana, ha da sempre messo in luce personaggi maschili.

Alla luce di ciò, l’Osservatorio di Genere ha lanciato a dicembre 2015 l’iniziativa social #leviedelledonnemarchigiane per provare a colmare questa mancanza di riconoscimento pubblico dell’impegno e delle capacità femminili della nostra regione.

#leviedelledonnemarchigiane si è ispirato ad una proposta lanciata nel 2014 dall’Istituto Catalano delle Donne: tramite il quotidiano Lavanguardia (o tramite twitter con l’hashtag #calledemujer) la popolazione di Barcellona è stata chiamata a dare un nome femminile agli spazi urbani.

 

Abbiamo chiesto di scrivere nei propri profili facebook , twitter e instagram il nome della donna marchigiana a cui si sarebbe voluta intitolare una via o una piazza, seguito dall’hashtag  #leviedelledonnemarchigiane .

 

Hanno partecipato oltre 400 persone, votando 47 donne diverse, tutte marchigiane o naturalizzate marchigiane, tutte da ricordare per essersi distinte in campi diversi, alcune molto note, altre quasi sconosciute ai più, ma sicuramente degne di valorizzazione e di lasciare traccia nella nostra memoria storica.

Leggere i loro nomi ha fatto nascere il desiderio di conoscerle e farle conoscere meglio, per valorizzare le loro figure, ma anche il nostro territorio, che ne trae un’indubbia forza e arricchisce di nuove connotazioni la nostra identità.

Alcune delle donne proposte hanno ricevuto molti voti, in qualche caso frutto di una sorta di mobilitazione locale, sviluppatasi sempre attraverso social network, con un crescente passaparola. Altri nominativi sono stati citati in modo esclusivo, col vantaggio di rendere note storie di donne ingiustamente nell’ombra.

 

Data la grande risposta ricevuta, è stato possibile passare alla seconda fase del progetto, una conseguenza naturale e quasi dovuta all’entusiasmo di tanti partecipanti: la pubblicazione di un volume che raccoglierà le biografie delle 47 donne, che sarà realizzato con la curatela dell’Osservatorio di Genere e diversi contributi di socie e studiose. Il lavoro potrà essere preso come un modello a cui ispirarsi da parte di quelle amministrazioni che vorranno impegnarsi a dedicare i futuri spazi del proprio territorio a personaggi locali femminili.

 

L’iniziativa ha potuto contare sulla preziosa collaborazione dell’associazione nazionale di Toponomastica Femminile.

 

La proposta ha avuto inoltre il patrocinio tanto del Comune di Macerata che del suo Consiglio delle Donne e prevede due eventi, il primo dei quali ha già avuto luogo:

Evento 1. Presentazione a Macerata in occasione della Giornata Internazionale della Donna – 8 marzo 2016 – dell’iniziativa #leviedelledonnemarchigiane. Durante questo evento si è dato risalto alla modalità attuativa, alla finalità, alle biografie emerse e agli sviluppi futuri.

Evento 2. Organizzare per il 25 novembre 2016 la presentazione pubblica del volume #leviedelledonnemarchigiane allo scopo di restituire i risultati dell’iniziativa social raccontando le storie di tutte le 47 donne che sono state segnalate tra dicembre 2015 e gennaio 2016. Il volume, che racchiuderà le biografie e, laddove possibile, le foto delle donne menzionate, sarà un lavoro collettivo. I profili e le storie saranno scritte da studiose e socie dell’OdG che già durante la nostra iniziativa hanno partecipato con grande entusiasmo, aiutandoci nell’opera di condivisione e di promozione sui social network.

 

L’edizione del volume sarà finanziata con un crowdfunding autonomo, gestito dall’Osservatorio di Genere, ovvero un sistema di microfinanziamento dal basso. Grazie al contributo di chi vorrà sostenere l’iniziativa, sarà possibile realizzarla.

 

Adotteremo un sistema di crowdfunding che prevede per gli investitori una ricompensa commisurata al contributo che vorrà donare. Abbiamo pensato a quattro soglie di contributo, accessibili a tutte le possibilità:

 

– 3 euro : verrai ringraziato nella pagina facebook e nel canale twitter dell’osservatorio di genere e nella pagina facebook de #leviedelledonnemarchigiane, oltre che nel sito www.osservatoriodigenere.com alla fine della raccolta

– 5 euro: alla ricompensa già indicata alla soglia dei 3 euro, si aggiungono i ringraziamenti all’interno della pubblicazione.

– 10 euro : ringraziamenti su sito e social network + 1 copia del libro

– Da 20 euro in su: ringraziamenti + copia del libro + tessera annuale dell’Osservatorio di Genere

La raccolta fondi, che partirà l’8 marzo, si protrarrà fino al 30 giugno 2016, dopo di che, cominceranno i lavori di stesura del libro.

 

Come donare:

– bonifico intestato a: Osservatorio di Genere Banca Prossima, IBAN: IT55 G033 5901 6001 0000 0017 941

BIC: BCITITMX

– Paypal: odg@osservatoriodigenere.com o attraverso il modulo presente nel riquadro qui in alto a destra, se ci si connette da pc o notebook o in fondo alla pagina, se ci si connette con smartphone o altro dispositivo mobile, cliccando sul pulsante giallo “donazione”

– Direttamente ad una delle responsabili dell’Osservatorio di Genere

per contatti: info@osservatoriodigenere.com

 

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Ricordiamo a chi donerà dai 10€ in su con bonifico o paypal che è necessario comunicare i propri dati per ricevere poi la copia omaggio del libro: info@osservatoriodigenere.com

 

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E’ possibile seguire gli sviluppi dell’iniziatia anche nell’apposita pagina facebook: Le vie delle donne marchigiane

Articolo tratto dal sito www.osservatoridigenere.com

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